Matematico e ingegnere francese. Considerato uno dei fondatori della scienza
delle costruzioni, condusse ricerche sulla resistenza dei materiali e sulla
teoria matematica dell'elasticità, si interessò anche di idraulica
teorica e pratica in qualità di ingegnere nel servizio dei ponti e
strade. Dal 1848 al 1854 fu insegnante all'Istituto di agronomia di Versailles.
Nel 1868 divenne membro dell'Accademia francese delle Scienze, subentrando a
G.-G. Coriolis. (Villiers-en-Brie, Parigi 1797 - Saint-Ouen, Loir-et-Cher 1886).
║
Problema di S.: studio dell'equilibrio dei corpi elastici,
cilindrici o prismatici, sollecitati sulle due basi. In esso
S.
introdusse il postulato, noto come
postulato di S., secondo il quale le
tensioni interne e le deformazioni esterne apportate a un corpo prismatico non
variano se si sostituisce un sistema di forze esterne concentrate con un altro
sistema di sforzi distribuiti avente le stesse risultanti (forza assiale, forza
di taglio, momento torcente, momento flettente). ║
Ipotesi di S.:
in un solido elastico la distanza tra le forze concentrate e le sezioni dove
sono più sensibili le perturbazioni da esse causate è dell'ordine
della massima dimensione della sezione. ║
Condizioni di S. o
di
congruenza o
di compatibilità dei solidi elastici:
equazioni differenziali che esprimono le condizioni necessarie e sufficienti
perché sei funzioni del posto costituiscano le componenti di una
deformazione infinitesima di un mezzo continuo.